Dalla chiesa di S. Giorgio, la Via del Viandante, come indicato nella toponomastica stradale, scende a Mandello del Lario attraversando una zona urbanizzata. Il segnavia del sentiero segue invece una variante che aggira dall’alto Mandello toccando Maggiana e Rongio per poi superare la cupa forra del torrente Meria.
Dalla chiesa di S. Giorgio si segue allora la strada gradinata che sale a monte, denominata Via dei Rastelli. Oltrepassata la superstrada (alt.295) si tiene a sinistra e poi subito a destra sulle tracce (muriccioli) di un vecchio sentiero che arriva in breve al cimitero di Zana. Ora la strada asfaltata (a sin.) porta a Maggiana (alt. 399) dove si trova la Torre del Barbarossa.
Si esce da Maggiana per Via Vittorio Veneto in contrada Castello; alle ultime case prestare attenzione. Seguire la carrabile che sale verso la montagna. Giunti a un pianoro prativo si imbocca a sinistra un sentiero che si inerpica nel bosco. Si prosegue in salita per circa 10 minuti. Dopo aver superato uno stretto vallone si sale ancora per poi spuntare fra i prati del villaggio di Rongio (alt. 394) che si raggiunge poco dopo, affacciandoci nella piazza della chiesa, intitolata a S. Giacomo.
Si traversa Rongio fra i suoi stretti vicolo e si giunge alla sua estremità dove sono le chiesuole di S. Antonio e un bar. Da notare anche i pannelli con l’indicazione degli itinerari della memoria partigiana. Ora si seguono le indicazioni per il ristorante Al Verde (ripa discesa). Poco prima del ristorante si volge a destra per una strada sterrata e quindi, dopo circa 250 m., a sinistra per l’imbocco di un sentiero che scende a superare il T. Meria (alt. 270) su un ponte naturale. Subito dopo occorre riguadagnare quota con una dura salita su sentiero per raggiungere la soglia di Sonvico, altra frazione di Mandello.
Superata Val Meria, il sentiero risale a Sonvico (alt.377), la più alta frazione di Mandello, dirigendosi poi, per Via Contrada e per la Strada di S. Bernardo, al cimitero e alla cappella di S. Bernardo, sul colmo di una sella prativa. A Sonvico si può lasciare l’itinerario scendendo a Somana (5 minuti; bus per Mandello) o a Olcio (20 minuti; stazione Fs). Il Sentiero del Viandante continua in salita, sull’asfaltata Via ai Saioli. Le rocce sotto le quali si dipana il percorso sono strati di calcare, chiamato “Sasso di Olcio”, impiegati nella costruzione del Duomo di Como.
A un tratto, superato un bel punto panoramico su Olcio, i suoi prati e il ramo di Lecco del lago, vistose tacche arancio e la dicitura Via Belvedere mandano a sinistra della strada (che finisce poco oltre) lungo un sentiero che pian piano scende fra balze boschive. Si transita accanto a oliveti di fresco impianto e alla Baita del Pino.
Poi si giunge a Galdano, dove si ritrovano i prati e un crocicchio con una fontana e un’edicola votiva con la figura dell’Annunciazione: a sinistra si va a Olcio; a destra si sale ai Saioli a alla valle dell’Acqua del gesso. La nostra via prosegue dritta, ma attenzione: fatti pochi passi occorre tendere a sinistra e tenere la superstrada sulla destra imboccando una carrabile in cemento che la contorna per buon tratto. Lungo la via si osservano in primavera larghe distese di pervinca (vinca minor).
Dopo le balze che dividono Olcio da Lierna, il sentiero scende verso quest’ultimo abitato, toccando le sue frazioni a monte.
Si fiancheggia la superstrada passando accanto all’agriturismo Zia Berta; poi ci si stacca dall’ arteria stradale e si torna fra i prati
Si raggiungono l’oratorio di S. Michele e il villaggio di Sornico con case dai portali decorati.
Si esce da Sornico sottopassando una casa per comparire in uno slargo asfaltato, primo segno della zona urbanizzata di Lierna. Ora si procede per Via Sornico, fra villini, ma la successiva biforcazione si tiene a destra in direzione di Genico dove si trova la biforcazione del sentiero fra Variante alta e bassa. Se si vuole chiudere qui l’escursione, una scaletta (Via Genico), 50 metri più avanti scende a sinistra verso la stazione Fs. Non è necessario superare la ferrovia per raggiungerla: giunti al cospetto della trincea basta piegare a destra su Via Parodi e accedere alla stazione (alt.212) dalla parte dei binari.
Appena sotto Genico si trova una biforcazione: qui occorre scegliere fra la Variante bassa (a sin.) o la Variante alta (a destra)