Delebio – Andalo Valtellino – Rogolo

Si giunge a Delebio presso la centrale elettrica: a sinistra si scende in paese e alla stazione; a destra si passa accanto al palazzo Bassi, architettura nobiliare ottocentesca che univa alla funzione residenziale anche quella produttiva essendo la famiglia Bassi precorritrice delle attività economiche locali, per poi accedere al solco della Val Lesina superato da un ponte in pietra accanto alle opere di presa del torrente, sempre copioso di acqua. La disponibilità idrica ha peraltro fatto sì che Delebio sviluppasse fin dal XV sec. Mulini, magli, segherie fianco un setificio (nel XVIII sec.), così da assumere un ruolo economico di tutto rispetto.

Dopo il ponte sul Lesina, il sentiero attraversa la borgata di Torrazza ed entra nel comune di Andalo percorrendo l’antica Via Pedemonte, asse lungo il quale si organizza il centro storico, addossato al versante. Si osservano edifici con loggiato ligneo ben restaurati.

Il sagrato della parrocchiale di Andalo Valtellino offre una sorpresa al cammino. Se aperta, vale la visita per una tela ovale di Pietro Ligari, fra i maggiori artisti della valle, nato a Sondrio nel 1686, con la Vergine e il Bambino, iconografia diffusa anche negli affreschi che ornano le case antiche del paese. Si riprende per Via Superiore. Ci si riporta sulla pendice tramite una rampa che presto si trasforma in sentiero. Ci si attesta sulla linea dei 300 metri di altezza per entrare nel territorio di Rogolo.

Presso le baite di Ronco (alt. 302) si incontra la strada consorziale per Piazzo e Fistolera. La si segue verso valle su un bel selciato la cui funzione, oltre a consolidare la struttura, agevolava con il suo profilo concavo la discesa a strascico del legname.